Ortocheratologia Formazione e ricerca Congresso Nazionale GOS 2005 ARVO 2006

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I° Congresso Nazionale di Ortocheratologia





I° Congresso Nazionale di Ortocheratologia


Certaldo, Palazzo Pretorio

1 Luglio 2005



Coordinatore scientifico

Antonio Calossi


Patrocinio A.I.LAC

Accademia Italiana Lenti a Contatto


Nella splendida cornice del complesso del Palazzo Pretorio di Certaldo Alto, una delle cittadine ”gioiello“ della campagna toscana, il 1 Luglio 2005 si è tenuto il primo Congresso Italiano di Ortocheratologia, un convegno monotematico dedicato interamente al modellamento corneale con lenti a contatto.

L’idea dell’ortocheratologia non è nuova, ma solo di recente si può dire che abbia raggiunto la sua maturità. L’ortocheratologia praticata dai primi applicatori era molto diversa da quella di oggi: lo sviluppo di innovativi materiali e geometrie di lenti a contatto, di nuovi metodi applicativi, di precise tecniche per la costruzione delle lenti e di sofisticate apparecchiature diagnostiche per l’esame della cornea, hanno contribuito all’evoluzione di questo tipo di trattamento non-chirurgico e reversibile della miopia. Di questi più recenti sviluppi hanno parlato esperti di fama internazionale, oftalmologi, biologi ed optometristi, al I° Congresso Nazionale di Ortocheratologia, che si è svolto nell’ex chiesa dei Santi Tommaso e Prospero, annessa al complesso del Palazzo Pretorio di Certaldo Alto e ricca al suo interno di preziosi affreschi del XIV e XV secolo.

Il congresso, organizzato da Antonio Calossi e patrocinato dall’AILAC (Accademia Italiana Lenti a Contatto), ha avuto un taglio interdisciplinare che ha visto la partecipazione di nomi di rilievo come Umberto Merlin, past-president della Società Oftalmologica Italiana, Ferdinando Romano, primario di oftalmologia all’ospedale civile di Caserta, Elisa Zanetti, responsabile di laboratorio della Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, Carlo Lovisolo, responsabile del reparto di chirurgia refrattiva al San Raffaele di Milano, Alex Cannella dagli Stati Uniti, responsabile del global professional service di Polymer Technology, Umberto Benelli dell’Università di Pisa, Saverio Frosini dell’Univerità di Firenze, Luigi Lupelli, direttore della scuola di Optometria di Roma, ed altri esperti come Alessandro Fossetti, Dino Marcuglia, Paolo Soragni e Fabrizio Zeri. Il programma fittissimo ha toccato a ”tutto tondo“ la moderna ortocheratologia: lo stato dell'arte dell'ortocheratologia nel mondo, l'evoluzione delle geometrie e dei materiali, tecniche applicative e meccanismi biomeccanici, efficacia e sicurezza, rischi e complicanze, i risultati della ricerca. Durante il convegno Claudio Mannu ha ricevuto un riconoscimento per il suo pionieristico contributo all'ortocheratologia in Italia.

I contenuti di questo congresso, consultabili seguendo il link a fondo pagina, hanno mostrato come allo stato attuale l’ortocheratologia possa essere considerata una procedura efficace e sicura, a patto che venga condotta con metodologie, prodotti e strumentazioni appropriate e che si segua un adeguato programma di selezione, educazione e controllo dei pazienti. Interdisciplinarietà e competenza professionale sono elementi essenziali per il successo di un trattamento, gli stessi elementi che hanno contribuito al successo di questo convegno, dove si è registrato il tutto esaurito, in un giorno non festivo, per un evento che non aveva accreditamento ECM ed organizzato in appena un paio di mesi.


 scarica gli atti del congresso



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